La Lista Civica Bagnolo Viva si è affermata cinque anni fa convincendo i cittadini di Bagnolo in Piano che fosse possibile disegnare, assieme, una nuova idea di comunità basata sulla presenza diffusa di cittadini attivi, autonomi, solidali e responsabili, alleati di un’amministrazione in grado di perseguire l’interesse generale e di costruire risposte nuove, conformando la propria azione a principi di competenza, trasparenza ed equità.

Oggi, al termine di un primo mandato ricco di soddisfazioni ma anche di difficoltà e di sfide importanti, si ripresenta agli stessi cittadini con molta più esperienza sulle spalle e ancora più consapevolezza, chiedendo nuovamente fiducia in un percorso che crediamo meriti di essere completato.

Dopo la difficile parentesi della pandemia, riteniamo ancor più necessario proseguire sul cammino dell’amministrazione condivisa, intesa come gestione della ‘res publica’ capace di attingere a nuove forme di collaborazione tra cittadini e comune, proseguendo sempre più sulla promozione della sussidiarietà, intesa come risorsa in grado di far emergere la centralità della persona in ogni costruzione comunitaria, ponendo la sua realizzazione al centro dell’interesse generale e conferire alla società tutta, organicamente intesa, il fine di realizzare il bene comune.

Siamo consapevoli che gli strascichi della pandemia, dopo aver contribuito a sfilacciare il senso di appartenenza alla comunità e il rispetto delle regole che sottendono alla convivenza civile, continueranno a manifestarsi anche nei prossimi anni, motivo per il quale investiremo ancora di più sulla formazione delle nuove generazioni e sull’accompagnamento delle famiglie, primo e insostituibile presidio di socialità, capace di educare alla cura, alla reciprocità e al senso di responsabilità.

Oltre ai semplici cittadini, saranno chiamate a contribuire anche tutte le realtà del territorio, dal mondo della scuola alle associazioni, dal volontariato alle attività produttive, al Terzo Settore. Ad ognuna di loro promettiamo di non lesinare ascolto e rispetto, impegnandoci ad amministrare, come abbiamo dimostrato nel corso dell’ultimo mandato, con buon senso, onestà e pragmatismo.

Ci ripresentiamo al giudizio dei cittadini consapevoli di aver dimostrato di essere una eccezione all’interno del panorama amministrativo provinciale e della stessa Unione dei Comuni a cui apparteniamo, eccezione determinata dalla nostra assoluta libertà da qualsiasi condizionamento di partito. In questi anni, non abbiamo avuto timore di assumere anche posizioni scomode, in contrasto con quelle dominanti, ma sempre nell’interesse della nostra comunità e in coerenza ai principi di buona amministrazione che hanno animato, ogni giorno, il nostro operato al servizio della comunità bagnolese.

Buona amministrazione che ci consente, oggi, di restituire al paese un Ente con i migliori conti economici di sempre, con un bilancio sano e in ordine, con un debito pubblico dimezzato rispetto all’inizio di mandato, con servizi potenziati e tante opere realizzate o avviate.

Questo metodo di lavoro e di etica amministrativa è tradotto nelle azioni e nei principi contenuti nel programma elettorale che segue, che di quello precedente, che aveva un orizzonte decennale, non è altro che la naturale prosecuzione e il doveroso aggiornamento.

AMMINISTRAZIONE CONDIVISA

Il Comune di Bagnolo in Piano, assieme a quelli di Cadelbosco Sopra e Castelnovo di Sotto, costituisce da quasi 15 anni l’Unione dei Comuni “Terra di Mezzo”, inserita appieno nel processo di riordino territoriale del nostro territorio fortemente promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

Dalla sua creazione, l’Unione ha ricevuto dai Comuni aderenti il conferimento di numerose funzioni e servizi che, inizialmente mirato al conseguimento di una migliore efficacia ed efficienza delle prestazioni, si è purtroppo accontentato, il più delle volte, di registrare migliori risultati finanziari dall’economicità della gestione. Il risultato è stato quello di diffondere nella popolazione una percezione di progressiva lontananza dell’Ente e della sua dimensione di prossimità. L’azione del mandato 2019-2024 è stata rivolta a recuperare fiducia nella Pubblica amministrazione e, quando possibile, anche nell’Ente Unione, ma ancora tanto resta da fare.

Considerato il mutamento sociale, economico e culturale delle nostre comunità, sempre più caratterizzato dalla ristrettezza di risorse economiche, pubbliche e private, e gli strascichi della pandemia colpevoli di aver sfilacciato ulteriormente il senso di appartenenza alla comunità e il rispetto delle regole che sottendono alla convivenza civile, siamo sempre più convinti della necessità di dover approdare a un nuovo paradigma amministrativo, capace di superare l’impasse dell’Ente e della società e di costruire un nuovo modello di amministrazione pubblica incardinata sul principio costituzionale della sussidiarietà (art. 118),intesa come risorsa in grado di far emergere la centralità della persona in ogni costruzione comunitaria, ponendo la sua realizzazione al centro dell’interesse generale e conferire alla società tutta, organicamente intesa, il fine di realizzare il bene comune.

Lo strumento individuato e avviato per giungere a un nuovo modello di società, caratterizzato dalla presenza diffusa di cittadini attivi, autonomi, solidali e responsabili, alleati dell’amministrazione, in un rapporto di reciprocità e fiducia reciproca, è stato quello dell’amministrazione condivisa, nella quale, fermo restando il dovere per il Comune di adempiere con efficienza ai propri compiti, la comunità si rende disponibile ad essere parte attiva nella realizzazione dell’interesse generale, capace di generare risposte nuove ed integrate.

Questa visione ha generato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni”, l’atto normativo indispensabile per disciplinare le forme di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione finalizzate alla cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani, da cui sono discese direttamente le sottoscrizioni dei primi Patti di Collaborazione.

L’elezione dei Consigli di Quartiere, organi di rappresentanza territoriale, ha permesso di istituzionalizzare i momenti di confronto con gli abitanti dei singoli quartieri in un’ottica di diffusa interazione e collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale, facendo dei rispettivi Consigli lo strumento privilegiato di consultazione dei bisogni della comunità, in grado di intercettare le criticità, inoltrare segnalazioni agli uffici e agli amministratori, adoperarsi attivamente in sinergia con loro per la risoluzione dei problemi.

COSA VOGLIAMO FARE

I Patti di Collaborazione ordinari possono avere ad oggetto attività di animazio­ne territoriale, di aggregazione sociale, attività culturali, formative e solidaristiche e, su beni co­muni materiali, attività di pulizia, imbiancatura, piccola manutenzione ordinaria e opere di giardinaggio. A seconda dei progetti e delle necessità, il Patto può prevedere a carico del Comune il rimborso di alcune spese, la disponibilità a titolo gratuito di beni strumentali e materiali di consumo di proprietà dell’Ente, l’affiancamento di dipen­denti comunali, la fornitura di dispositivi di pro­tezione individuale e la copertura assicurativa per tutti i cittadini attivi coinvolti. La loro estensione in tutti i quartieri rappresenterà la risposta al bisogno di comunità e reciprocità che avvertiamo.

Al posto dell’attuale Sportello So­ciale, che sarà trasferito in un altro ufficio più spazioso al Piano Terra, verrà realizzata una portineria, in grado di fungere da centralino, in­dirizzare il cittadino al giusto uffi­cio, fornire informazioni e moduli, ridurre disagi e inutili attese. A fianco dell’ingresso sarà realiz­zata la nuova sala di aspetto, do­tata di prenotazione elettronica di accesso all’URP, ai Servizi Demo­grafici, allo Stato Civile e ai Servizi di Polizia Mortuaria. In tal modo sarà garantita, molto più di ades­so, la necessaria privacy di coloro che necessitano di pratiche che coinvolgono la sfera personale e famigliare. La ristrutturazione de­gli spazi permetterà anche di cre­are le condizioni per raccogliere i feedback degli utenti necessari per tendere sempre a un costante mi­glioramento del servizio.

Implementeremo uno strumento in grado di dare un quadro aggiornato del lavoro che viene svolto dall’amministrazione. Ad oggi gli strumenti disponibili permettono sì di comunicare ma le informazioni si perdono e diventano vecchie velocemente. Crediamo sia necessario fornire alla cittadinanza un mezzo di semplice consultazione per attingere in modo rapido e di facile lettura alle attività passate e correnti dell’amministrazione.

CULTURA

Bagnolo è un paese con una lunga tradizione di valori, legati all’intraprendenza e al coraggio dei suoi abitanti. In precedenza si è investito, giustamente, sulla memoria del passato quale chiave interpretativa del presente, ma abbiamo ritenuto altrettanto necessario investire sul futuro e sulle nuove generazioni, approcciando una cultura che potesse essere il più possibile condivisa, dove le contaminazioni generate dall’evoluzione della società potessero farsi risorsa e non ostacolo per la definizione dell’identità del paese.

Nei prossimi anni vogliamo continuare ad investire su quanto di buono fatto nel corso dell’ultimo quinquennio, ad esempio la promozione e il sostegno alla Fondazione Famiglia Sarzi, ente di cui il Comune di Bagnolo in Piano è socio fondatore e sede legale dal 1996; la posa delle Pietre di Inciampo, dedicate alla memoria degli IMI bagnolesi (5 pose tra il 2021 e il 2023) e i Piccoli Viaggi della Memoria (3 edizioni), sui luoghi che hanno visto agire i protagonisti della Shoah; le felici collaborazioni con le realtà culturali del territorio.

COSA VOGLIAMO FARE

L’obiettivo di fare del Teatro comunale il fulcro della politica culturale del paese grazie al coinvolgimento diretto delle associazioni di Bagnolo nella sua gestione, non ha trovato realizzazione a causa di una pandemia che non ha permesso di creare le condizioni favorevoli per una gestione del Teatro da parte di soggetti non professionali. Il nostro intento resta quello di favorirne una maggiore fruibilità, nell’ideazione, creazione e allestimento di spettacoli teatrali, musicali, coreutici prodotti dal territorio. Nella prossima gara di affidamento inseriremo l’obbligo da parte del gestore di organizzare ogni anno un corso di teatro per ragazzi e ragazze e uno per adulti.

La storia e l’immaginario collettivo di una comunità passano anche attraverso le figure che ne hanno portato in alto il nome, a volte anche in Italia e nel mondo. “Progetto Pantheon” vuole ricostruire una galleria di bagnolesi, esempi di virtù, che hanno saputo anche percorrere la via della gloria e che possano essere di esempio e motivo di ispirazione anche per il presente. Come Lista Civica negli scorsi anni abbiamo valorizzato la figura di Danilo Barozzi, scomparso nel 2020, che dal 1949 al 1958 fu corridore professionista assieme a giganti del ciclismo italiano come Fausto Coppi e Gino Bartali, e quella di Reclus Malaguti, indimenticato capo partigiano e poi sindacalista. Le prossime figure che vogliamo riscoprire sono quelle di Guido da Bagnolo, medico, filosofo, diplomatico del Re di Cipro, benefattore, amico di Francesco Petrarca e di Giovanni Boccaccio, vissuto tra il 1320 e il 1370 e di Ilva Ligabue, celebre soprano originaria di Bagnolo a cui è intitolato il nostro teatro comunale, che, tra gli anni 50 e 70, ha avuto una brillante carriera artistica esibendosi con successo nei maggiori teatri del mondo. L’intenzione è quella di trovare una sede stabile a “Progetto Pantheon”, per permettere la conoscenza dei bagnolesi illustri ai visitatori tutti i giorni dell’anno.

Nel corso del primo mandato siamo riusciti ad aggiudicarci un importante finanziamen­to della Regione Emilia-Romagna derivante dal bando RU21 (Ri­generazione Urbana 2021) per il re­cupero funzionale e architettonico del complesso storico del Torrazzo, composto dall’antica torre fortilizia della Rocca dei Gonzaga e dall’an­nesso immobile adiacente, la cosid­detta “casetta”.

Il nostro progetto prevede la ristruttura­zione dei locali interni del Torrazzo al fine di recuperare alla collettività vari spazi museali, in grado di ospi­tare, tra le altre, una mostra perma­nente dedicata all’Eccidio a servizio, in particolare, della scuola, In questo modo il luogo simbolo dell’identità comunitaria dei bagnolesi raccon­terà ai cittadini la propria storia, si trasformerà in angolo di diffusione della storia locale, offrendo all’isti­tuto scolastico gli strumenti per la comprensione della genesi degli eventi e le loro conseguenze e pro­muovendo al contempo la cultura antifascista. L’allestimento dei piani successivi, in grado di ospitare mostre permanenti ed estemporanee, permetteranno di creare un museo “verticale”, vivo, ricono­sciuto da tutta la comunità come “sempre aper­to”, sempre disponibile, in grado di sviluppare la ricerca, lo studio e la formazione, la conservazione, la diffusione della storia e dell’imma­ginario popolare, e capace di inserirsi all’interno delle reti museali territoriali.

Nel 1964 uscì nelle sale il docufilm del regista meranese Bruno Jori, intitolato “Bagnolo, un paese tra il Nero e il Rosso”. L’opera, vincitrice di numerosi premi nei festival cinematografici dell’epoca, è ricordata con affetto da tanti bagnolesi e rappresenta una significativa testimonianza del clima sociale e politico del tempo. In occasione del 60° anniversario della sua pubblicazione è nostra intenzione darne il giusto risalto, con un evento dedicato.

All’interno di un più generale progetto di riqualificazione urbanistica dell’area Stazione, per la quale è già stato redatto un progetto completo di recupero e messa in sicurezza, è nostra intenzione aprire un confronto con la FER, in qualità di proprietaria dell’immobile, al fine di adibire i locali della stazione ferroviaria, non più utilizzati dopo l’incendio del 2017, a sede di una associazione culturale che promuova la storia e la cultura ferroviaria, a favore delle scuole, degli appassionati e degli studiosi della materia, attraverso una mostra permanente di fotografie e altri documenti storici, all’esposizione di plastici ferroviari, con sala conferenze e proiezioni. All’interno dello stesso magazzino merci potrebbe trovare posto un’esposizione di cimeli storici di rilevanti dimensioni, sia già esistenti, come un antico vagone ferroviario, ormai centenario, ora ricoverato presso il magazzino comunale, sia altri che si potrebbero recuperare presso i gestori regionali della rete ferroviaria e del trasporto. L’intero progetto tende a riconoscere il ruolo decisivo del trasporto ferroviario nella costruzione e nello sviluppo delle società e per diffondere una cultura di sostenibilità che deve vedere il trasporto collettivo come uno dei soggetti protagonisti dei cambiamenti futuri.

Il territorio di Bagnolo in Piano ha il privilegio di ospitare da quasi 30 anni l’Associazione culturale Teatro d’Arte e Studio, ideata e fondata dall’attore, regista teatrale e drammaturgo Auro Franzoni a metà degli anni ’60 allo scopo di promuovere un “Teatro Proletario”, capace di sviluppare una propria linea culturale, una propria drammaturgia e in grado di essere rappresentato ovunque. Nel corso della sua attività il Teatro d’Arte e Studio è arrivato a rappresentare i propri spettacoli in buona parte del Paese, comprese le grandi città come Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, annoverando anche prestigiose collaborazioni, come quella con la compagnia teatrale di Dario Fo e Franca Rame. E’ nostra intenzione creare una Fondazione partecipata dal Comune che possa raccogliere, digitalizzandolo, tutto il patrimonio culturale del Teatro d’Arte e Studio (copioni, locandine, manifesti, fotografie, riprese audiovisive) e il materiale teatrale (scene, costumi, attrezzeria), recuperando anche l’immobile dell’ex latteria di S.Michele, che in questi ultimi decenni ne ha caratterizzato l’attività, a sede in grado di ospitare attività didattiche, visite ad interesse culturale e ogni iniziativa tendente a valorizzare questo importante storia del nostro territorio.

Il nostro Comune gode della preziosa presenza di un bellissimo archivio storico che negli anni, grazie all’apporto di numerosi volontari, ha permesso di raccogliere documenti e reperti storici di grande interesse per lo studio della nostra storia locale. Dopo la repentina sospensione dovuta al Covid, è ora di rilanciarne la frequentazione da parte delle scuole.

In questi anni l’Amministrazione ha curato il percorso di iniziazione alla lettura nella fascia 0-6 anni, grazie alla preziosa collaborazione del personale della biblioteca e dei volontari, attraverso varie iniziative che si intendono mantenere e potenziare “Un libro di benvenuto”, “Nati per leggere”, “Nati per la musica”, “Storie del venerdì”, rassegne letterarie. In un’ottica di contrasto alla promozione della lettura e della cultura, organizzeremo attività e iniziative mirate a promuovere la fruizione della biblioteca anche da parte dei ragazzi nella fascia di età 14-24 anni e a incentivarne l’ utilizzo quale luogo di studio tranquillo e sicuro.

WELFARE

Sebbene il nostro paese si distingua per un alto livello di servizi sociali, l’onda lunga della crisi pandemica, con il conseguente aumento di domanda da parte della popolazione e la contemporanea riduzione della capacità reddituale a seguito della crisi economica che ne è derivata e degli effetti della crisi energetica, hanno messo in grave sofferenza la sostenibilità economica di tanti servizi socio-assistenziali.

Il nostro obiettivo nel corso del primo mandato è stato quello di superare lo strumento del semplice finanziamento dei servizi attraverso la tassazione generale, studiando nuove politiche sussidiarie, in grado di coinvolgere il Terzo Settore nella ricerca delle soluzioni.

In particolare, si è cercato di investire sul benessere delle famiglie, viste come primo nucleo sociale, vero soggetto politico, interlocutore autorevole in grado di educare alla cura e all’accoglienza, di cui potesse avvantaggiarsi tutta la comunità grazie alla riduzione dei casi sensibili in carico alla collettività. A tale scopo, al termine di un lungo processo che ha coinvolto l’Unione Terra di Mezzo, si è giunti, a settembre 2023, all’apertura del Centro per le Famiglie, affidato a una cooperativa sociale, un nuovo servizio in grado di fornireuna risposta organica ed organizzata, coordinata ed integrata con il territorio, alle criticità della vita familiare, alle difficoltà di conciliare impegni e tempi di lavoro con tempi di vita privata, a sostegno delle coppie giovani, delle famiglie monoparentali, dei genitori temporaneamente in difficoltà e delle famiglie immigrate.

Nel corso del primo mandato abbiamo dato primaria importanza all’assistenza agli anziani, con un importante recupero del servizio di Centro Diurno, ripensato nella gestione, nella riqualificazione degli spazi e nell’impegno finanziario, restituendo alla comunità un servizio assolutamente soddisfacente per affidabilità, qualità e livello di soddisfazione dell’utenza, raddoppiata rispetto al 2019.

Il costante sostegno alla disabilità di questi anni ha restituito il senso di responsabilità della nostra Amministrazione nel perseguimentodel benessere di tutti i suoi membri, nessuno escluso. In questi anni abbiamo aumentato le risorse a favore dell’integrazione scolastica; finanziato la partecipazione ai campi gioco estivi; reso i nostri parchi più inclusivi realizzando aree accessibili e attrezzate con strutture ludiche, percorsi e altri componenti che consentano a tutti i bambini, anche con condizioni di disabilità, di svolgere in sicurezza attività ludico-motorie garantendo interazione, socializzazione e sviluppo delle facoltà cognitive; aggiornato il servizio SAP ai soggetti adulti con disabilità o fragilità relazionali; potenziato il trasporto verso gli istituti scolastici e i centri semiresidenziali di chi ha bisogni speciali.

COSA VOGLIAMO FARE

Trovato il giusto assestamento finanziario, intendiamo modulare in base all’ISEE almeno una parte della tariffa di frequenza del Centro Diurno a carico delle famiglie.

Nel corso del primo mandato, a seguito degli effetti provocati della pandemia, è sorta l’esigenza di favorire la creazione di una sede per il Centro di Medicina di gruppo dei medici di base, che potesse consentire ai medici di famiglia di svolgere la propria attività in ambulatori collocati nella medesima struttura, al fine di avere la possibilità, anche sul nostro territorio, di dare risposte qualificate e tempestive nei casi di urgenza anche in assenza del medico personale, offrire un servizio di segreteria in grado di restituire un miglior servizio di accoglienza, riduzione delle attese e permettere ai medici di dedicare più tempo all’assistenza, fino alla possibilità di svolgere attività infermieristiche e prenotare esami e visite specialistiche. In questi anni siamo arrivati alla definizione del progetto di fattibilità tecnico-economica, che ha evidenziato una quantificazione di costi tale da richiedere una attenta programmazione economica, che valuteremo anche attraverso l’eventuale apporto finanziario da parte di soggetti privati.

Il sistema integrato di welfare non può prescindere dall’apporto delle associazioni di volontariato (Croce Rossa Italiana, AVIS, AUSER, AIMA, AIDO, LILT), attori preziosi nell’azione di cura e sostegno alle fasce più fragili della popolazione. Proseguiremo nel convinto sostegno di queste realtà e nella promozione del volontariato come servizio a favore della collettività. In particolare, ci impegneremo a realizzare una sede stabile per AVIS.

La sottoscrizione, a dicembre 2022, da parte di Comune, Fondazione Casainsieme e Parrocchia di Bagnolo, dell’Accordo per addivenire all’ampliamento della struttura residenziale per anziani, permetterà nei prossimi anni di ampliare la risposta alla crescente domanda di assistenza da parte della fascia più fragile della nostra popolazione e favorire una maggiore sostenibilità dei servizi stessi. Il nostro impegno, nei prossimi anni, sarà quello di accompagnare e facilitare l’ampliamento della struttura (senza oneri per l’Amministrazione) prestando attenzione alla sostenibilità dell’operazione a tutela di una Fondazione che è e resta un patrimonio irrinunciabile della nostra comunità.

Le difficoltà nel continuare a garantire il trasporto verso i centri semiresindenziali o socio-occupazionali dei disabili adulti presenti sul territorio dell’Unione Terra di Mezzo sono sia di natura logistica (attualmente è affidato alla Pubblica Assistenza di Castelnovo Sotto) che finanziaria. Sono maturi i tempi per programmare l’apertura di almeno un Centro diurno per disabili adulti anche sul nostro territorio che possa arricchire l’offerta socio-sanitaria dell’Unione con un occhio alla sostenibilità economica. È nostra intenzione valutarne l’insediamento, tramite riqualificazione, all’interno della struttura che attualmente ospita il Nido comunale “Pollicino”, destinato a tornare a fianco della Scuola dell’Infanzia statale “Dandelion” nel progetto di continuità educativa pensato per la fascia 0-6 anni.

Stante la difficoltà di trovare alloggi in affitto sul nostro territorio, anche per coloro i quali sono nelle condizioni di pagare un canone di mercato, aderiremo al “Patto per la Casa”, sottoscrivendo specifica convenzione con la Regione Emilia-Romagna, promotrice e finanziatrice del relativo programma, e ACER, soggetto individuato per la sua gestione. La convenzione prevederà per i privati che mettano a disposizione i propri appartamenti a canone concordato una serie di agevolazioni, tra cui l’anticipazione di alcune spese necessarie all’attivazione del contratto (p.e. APE), 12 mensilità anticipate, IMU agevolata. ACER, tramite il proprio servizio dell’Agenzia per l’Affitto, gestirà l’attivazione e la conduzione dei contratti di affitto (compresa la riscossione delle mensilità, la sorveglianza sul regolare utilizzo dell’alloggio, accollo delle spese legali in caso di contenzioso). Il Comune, tramite i propri Servizi Sociali, contribuirà alla raccolta delle domande da parte dei potenziali inquilini e parteciperà ai costi di gestione dell’Agenzia.

SCUOLA

L’obiettivo di continuare a garantire la libertà di scelta delle famiglie nella scelta educativa dei loro figli e il livello della qualità educativa presente in paese ha guidato sia la riorganizzazione dell’asilo nido comunale che il rinnovo delle convenzioni con gli istituti paritari e continuerà ad essere il principio ispiratore delle nostre politiche scolastiche nella fascia 0-6.

Continueremo a investire nel potenziamento dei servizi scolastici, come già avvenuto per l’integrazione scolastica per alunni con disabilità e con difficoltà di apprendimento e per lo sportello psicologico scolastico. In sinergia con le agenzie educative, riproporremo percorsi di accompagnamento per i ragazzi della scuola media inferiore che necessitano di un affiancamento pomeridiano nello svolgimento dei compiti, così come i tirocini formativi per il corso di laurea in Scienze dell’Educazione, in modo da consentire ai giovani universitari la possibilità di essere parte attiva di progetti di formazione, dalle scuole dell’infanzia al post-scuola.

COSA VOGLIAMO FARE

Lo spostamento del Nido comunale “Pollicino” dalla struttura di Via Quasimodo a quella di Via della Pace voluto nel 2014, ha avuto come effetto di interrompere innanzitutto la continuità “spaziale” dell’offerta pubblica nella fascia 0-6 anni, per la quale le famiglie che terminavano l’esperienza dell’asilo comunale quasi sempre sceglievano di proseguire il percorso educativo dei propri figli all’interno della medesima struttura, negli spazi occupati dalla Scuola dell’Infanzia statale “Dandelion”. La progressiva perdita di sezioni di quest’ultima, passate da 5 a 3 negli ultimi 10 anni, la crisi demografica, con sempre meno nascite, e l’aumento dell’offerta presente in paese nella stessa fascia, impongono di ottimizzare l’offerta pubblica. Il ritorno dell’Asilo comunale in Via Quasimodo permetterà di riproporre quella continuità educativa, anche spaziale, che si era persa, e la presenza della cucina interna, già a servizio della Scuola dell’Infanzia, consentirà di ampliare l’offerta ai lattanti di età compresa tra i 3 e i 12 mesi, dando risposta a una esigenza territoriale molto diffusa e scarsamente considerata.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

Per i prossimi anni, lo strumento di riferimento per ogni politica di sostenibilità ambientale sarà rappresentato dal Patto dei Sindaci integrato per l’Energia e il Clima (PAESC), il documento approvato a fine 2023, che individua obiettivi e azioni pratiche perché fondato su raccolta dati, programmazione, monitoraggio e rendicontazione in tempi e modalità certe.

In questi anni la nostra Amministrazione ha fatto tanto e buona parte dei risultati saranno raggiunti grazie agli interventi di efficientamento progettati e realizzati durante in primo mandato, tra i quali anche la realizzazione dei primi impianti fotovoltaici di proprietà dell’Ente che potranno essere messi in campo per aderire alla prima CER nella storia del nostro Comune.

COSA VOGLIAMO FARE

Termineremo la riqualificazione del restante 50% della pubblica illuminazione, la cui prima metà è iniziata sul finire della consigliatura, dopo una accorta gestione progettuale e finanziaria che ha permesso di finanziare un investimento di 700.000 euro attingendo interamente a risorse proprie dell’Ente. Gli auspicati risparmi sul versante delle bollette energetiche, stimate in una minore spesa pari al 70%, saranno reinvestiti nei servizi ai cittadini.

Dopo aver riqualificato le centrali termiche di biblioteca, piscina e mensa scolastica nel corso del primo mandato, procederemo alla riqualificazione di quelle a servizio del teatro, degli edifici scolastici, delle palestre e dello Stadio “F.lli Campari”, ormai obsolete.

Dopo aver sostituito l’illuminazione interna della sede municipale e della Scuola dell’Infanzia statale, nonché l’illuminazione di gioco del campo sportivo “Soave” e dello Stadio “F.lli Campari” nel corso del primo mandato, procederemo al relamping completo delle palestre comunali per migliorare consumi, prestazioni e comfort di gioco.

Una CER è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. Grazie agli investimenti di questi anni, per la prima volta il Comune di Bagnolo in Piano avrà nella propria piena disponibilità due impianti fotovoltaici, realizzati sulle coperture della casetta del Torrazzo e della mensa scolastica, per complessivi 24 Kw di potenza installata. In caso di riconferma alla guida del nostro Comune, ci adopereremo per fare domanda di adesione a CER UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA S.C. (primo Ente costituito in provincia con lo scopo di gestire le configurazioni), ricevendone supporto tecnico e operativo nell’implementazione dei necessari adempimenti e nella distribuzione dei relativi incentivi, che contribuiranno a creare valore per la comunità tutta, con l’obiettivo ambizioso di combattere la povertà energetica, contribuire ad una maggiore indipendenza negli approvvigionamenti e concorrere al raggiungimento dell’abbattimento delle emissioni previsto dal PAESC.

VIABILITà E MOBILITà

Dando corso alle intenzioni contenute nelle linee programmatiche del primo mandato, alla fine del 2020 è stato ripristinato il transito veicolare al centro di Piazza Garibaldi, lungo l’asse viario che l’ha sempre contraddistinta prima della sofferta e discussa riqualificazione degli anni precedenti. Le modifiche hanno consentito di individuare aree pedonali ben precise precluse al traffico, eliminando pericolose commistioni e in grado di restituire sicurezza alla voglia di socialità e tranquillità dei cittadini; hanno permesso il traffico veicolare di passaggio, a beneficio delle attività commerciali del centro, mantenendone l’attrattività per i clienti occasionali; hanno implementato la dotazione di parcheggi a servizio delle attività che insistono sull’area del centro storico. Per la nostra Lista Civica questa è e resta la migliore configurazione possibile di Piazza Garibaldi. Le modifiche hanno restituito vivibilità, sicurezza e accessibilità agli spazi, ricreando le condizioni per fare del centro storico il luogo di aggregazione e shopping privilegiato del paese.

I dati allarmanti sulla qualità dell’aria del nostro territorio hanno imposto una severa riflessione che coinvolgesse anche le modalità di spostamento, al fine di contrastare l’emissione di gas serra e polveri sottili derivanti dalla combustione per l’autotrazione, che abbiamo tradotto in numerosi investimenti sulla c.d. mobilità dolce (a piedi e in bicicletta), intesa come diversa condivisione dello spazio pubblico, della convivenza, dell’integrazione e il rispetto tra i diversi utenti della strada, capace di avere benefiche ricadute sulla tutela dell’ambiente e del territorio, la coesione sociale, la salute e il benessere. In questa ottica abbiamo rilanciato un apprezzato servizio come il Pedibus, l’accompagnamento a piedi dei nostri bambini nel tragitto casa-scuola.

Nel corso del primo mandato, l’Ente ha ottenuto importanti contributi per la riqualificazione ciclo-pedonale e messa in sicurezza di Via Provinciale Sud dalle Rotte a Piazza Garibaldi e approvato i progetti esecutivi, con inizio lavori previsto entro l’estate del 2024 e completamento degli stessi entro la fine del 2025. L’opera consentirà di collegarsi alla futura rete ciclabile prevista dal Piano Urbano della mobilità sostenibile del confinante comune di Reggio Emilia i cui lavori sono già iniziati.

A ottobre 2022 è stato presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica, della “Ciclovia Carpi – Guastalla”, che prevede un percorso da Carpi a Guastalla passando per Bagnolo in Piano, che prevede sul nostro territorio 5,2 Km di un percorso che, partendo dalla frazione di S.Maria di Novellara, passi per S.Tomaso, Pieve Rossa e il Quartiere Soave, costeggiando il tratto della Sp47 e imboccando via Pioppa, in direzione Pratofontana.

COSA VOGLIAMO FARE

Progetteremo e finanzieremo il passaggio ciclopedonale sul ponte sul Canale Tassone per unire la riqualificazione di Via Provinciale Sud con la ciclopedonale proveniente da Reggio Emilia e completare definitivamente il collegamento ciclabile con il capoluogo.

Valuteremo la fattibilità tecnico-economica di una ciclabile su Via Tassone che permetta di mettere in sicurezza ciclisti e pedoni a fianco della SP40.

Il completamento dell’elettrificazione della linea ferroviaria Reggio-Guastalla non ha purtroppo risolto l’annoso problema della chiusura dei passaggi a livello, che sconta la rigidità del sistema di sicurezza SCMT, in corso di installazione da parte FER, poiché deve soddisfare gli obblighi normativi e legislativi in materia di sicurezza. Al termine delle interlocuzioni avute con FER nel corso del primo mandato, si è arrivati ad una prima progettazione di massima di un sottopasso in corrispondenza del PL di via Salici. Nei prossimi anni, ci attiveremo presso FER e la Regione Emilia-Romagna per ottenerne il finanziamento e creare così almeno un punto di transito che non risenta dell’interferenza con la ferrovia.

Ad oggi non sono ancora installate colonnine di ricarica elettrica sul territorio comunale, però con deliberazione di Giunta Unione n. 43 del 08/06/2022, integrata dalla Deliberazione di Giunta Unione n. 77 del 30/10/2023, è stato approvato il Piano della mobilità elettrica e il progetto di massima della localizzazione delle infrastrutture elettriche di ricarica e le linee di indirizzo per la loro implementazione. Entro il 2024 verrà aperto un bando per l’installazione di almeno 8 postazioni di ricarica su suolo pubblico.

Una soluzione efficace per promuovere la mobilità sostenibile è il car pooling. Questa pratica permette di condividere l’auto con altre persone, riducendo il numero di veicoli in circolazione e quindi le emissioni inquinanti. Condividere un passaggio non è solo un modo per risparmiare denaro e ridurre l’impatto ambientale, ma è anche un’opportunità per connettersi con nuove persone e ampliare le proprie prospettive. Ci impegneremo nella ricerca di un partner che sviluppi una piattaforma, disponibile gratuitamente per conducenti e passeggeri, per l’implementazione e la promozione del servizio di car pooling verso Reggio Emilia e/o altri comuni della provincia.

.

ECOLOGIA, TUTELA DELL’AMBIENTE E DEGLI ANIMALI

La tutela dell’ambiente e del paesaggio rappresenta una delle sfide principali della contemporaneità, in un’epoca in cui lo sfruttamento del suolo e i cambiamenti climatici iniziano a presentare il conto a una società fortemente consumistica e poco attenta all’ecologia.

La parola d’ordine deve tornare ad essere “riduzione”: del consumo di suolo, dei consumi energetici, della produzione di rifiuti

L’azione principale programmata per addivenire a una riduzione dei rifiuti, cioè il passaggio alla modalità di raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati, inizialmente prevista per il 2020, ha scontato il ritardo nella trasformazione del servizio dovuto alla pandemia e alle difficoltà dei gestori ad implementare le trasformazioni del servizio sui territori. Solo nell’ultimo semestre di consigliatura si è giunti all’attivazione degli step propedeutici alla tariffazione puntuale con il soggetto gestore e occorrerà proseguire in tal senso per giungere alla sua definitiva introduzione.

Strettamente legato alla tutela dell’ambiente è il contrasto al fenomeno dell’abbandono di rifiuti, che ha assunto contorni intollerabili e diffusi in tutto il territorio provinciale. A complicare le cose si è aggiunta la recente approvazione della modifica dell’art. 255 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. Codice dell’Ambiente), disposta con L. 137/2023 entrata in vigore il 10 ottobre 2023, che stabilisce l’applicazione di un’ammenda penale – e non più di una sanzione amministrativa – nel caso di abbandono di rifiuti del tutto scollegato dal sistema di raccolta attivo sul territorio, con obbligo di notifica alla Procura. Con la trasformazione del reato di abbandono di rifiuti da illecito amministrativo a penale, l’accertamento ora può essere effettuato esclusivamente da soggetti in possesso della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria, quindi solo da Polizia Locale o Carabinieri e la rimozione dei rifiuti può essere eseguita, a carico dell’Ente, solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria.

L’ottimo lavoro svolto in questi anni sul versante della tutela del benessere animale, in particolare il rinnovato impegno nel supporto al servizio di recupero e custodia dei cani randagi svolto dal Gruppo Volontari Animalisti, impone ormai di fare altrettanto con i felini presenti sul territorio.

COSA VOGLIAMO FARE

Gli obiettivi strategici del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle Aree Inquinate (PRRB 2022-2027) hanno confermato l’introduzione del sistema puntuale di misurazione del rifiuto su tutto il territorio regionale come azione strategica alla riduzione della produzione dei rifiuti e come strumento per qualificare ulteriormente il sistema di raccolta differenziata. Nel corso del 2024 definiremo quindi i passaggi con il gestore del servizio per la conversione del sistema di raccolta alla misurazione puntuale del rifiuto indifferenziato a partire dal 2025 e, successivamente, il passaggio alla Gestione Corrispettiva della Tariffa rifiuti con esazione a carico del gestore. Sebbene l’introduzione della tariffa puntuale consentirebbe ai cittadini, con il loro comportamento, di incidere in diminuzione sui corrispettivi, è doveroso anticipare che, a parità di servizio, nei prossimi anni le bollette della TARI non diminuiranno perché peseranno i rimborsi al gestore delle poste pregresse di crediti vantati da IREN. In occasione della prossima gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione dei rifiuti nel bacino territoriale di Reggio Emilia, ci faremo perciò promotori di un’azione politica di confronto sulle modalità di gestione, perché oltre ai buoni risultati ottenuti in campo ambientale si possa lavorare anche ad un contenimento dei costi e dunque alla costruzione di una maggiore sostenibilità anche finanziaria del servizio.

In previsione dell’introduzione della raccolta puntuale, per agevolare il conferimento del rifiuto umido e secco nei giorni esclusi dalla raccolta, installeremo, con il contributo di ATERSIR, una mini-ecostation a disposizione dei cittadini.

In occasione della nuova gara di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, concorderemo con il gestore la rimodulazione del Giroverde in modo da potere tornare, a invarianza di spesa, a un servizio attivo per tutto il corso dell’anno, senza più l’interruzione in vigore da dicembre a marzo.

Per ovviare all’assenza del reticolo fognario, prevederemo incentivi all’installazione di impianti di trattamento (fossa Imhoff) delle acque reflue domestiche in acque superficiali, mediante lostanziamento annuale di contributi da destinare ai soggetti che intendano attuare la messa a norma prevista dalla Regione Emilia Romagna nonché dai Regolamenti d’igiene vigenti. I privati cittadini dovranno garantire nel tempo il corretto stato di conservazione e manutenzione degli impianti nonché la rimozione dei grassi e dei fanghi dai sistemi di trattamento.

A conclusione di un lungo ma necessario procedimento di messa a norma del Regolamento di videosorveglianza, nel corso del primo mandato sono state attivate le prime fototrappole a contrasto dell’abbandono di rifiuti, fenomeno in preoccupante aumento, sfruttando una tecnologia dai costi contenuti che non solo permetterà un controllo più capillare del nostro territorio ma che si rivelerà, nel tempo, uno strumento efficace e finanziariamente sostenibile. Nel corso degli anni procederemo alla loro installazione in prossimità di tutti i siti a rischio di abbandono indiscriminato di rifiuti.

Intendiamo promuovere un censimento del patrimonio arboreo presente sul territorio di Bagnolo in Piano che permetta di individuare gli esemplari più rappresentativi, eventualmente da inserire nell’elenco degli Alberi Monumentali Regionali, e di predisporre le azioni necessarie alla loro salvaguardia, in un’ottica di promozione dell’identità culturale, del paesaggio naturale e degli ecosistemi biologici e con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza delle persone e la responsabilità condivisa per l’ambiente.

Da molti anni via Casaletto è teatro di abbandoni di rifiuti di ogni genere, che ultimamente hanno raggiunti livelli e quantità inaccettabili. L’Amministrazione ha evidenza di abbandoni sistematici a partire dal 2014, che hanno sempre costretto a rimozioni a carico dell’Ente, con relativi oneri, spesso per svariate migliaia di euro. Già alla fine del 2016 il Comune ha installato una telecamera davanti all’ingresso della strada dalla parte bagnolese, sul ponte di via Tassone, al fine di monitorarne gli accessi, ma l’altro ingresso, su territorio di Cadelbosco Sopra (intersezione con via per Santa Maria) ne è sprovvisto. Questo non permette di avere un controllo effettivo degli accessi alla strada che, per il fatto di essere lunga circa 5 Km, è accessibile anche da tre vie laterali: via Fornaci, via Lazzari e via Salvi. Oltre ad installare una telecamera aggiuntiva a presidio del varco dalla parte di Cadelbosco Sopra, valuteremo assieme ai residenti la possibilità di modificare le modalità di accesso dalle vie laterali, restringendo gli ingressi solo ai varchi coperti da videosorveglianza.

Intendiamo procedere al recupero funzionale del percorso ciclo-pedonale denominato “Vecchia Ferrovia”, proponendo a FER, proprietaria dell’area, una convenzione per la Concessione d’uso delle aree a favore del Comune. In caso di accoglimento, l’Ente ritiene opportuno ricondurne successivamente la gestione all’attivazione di uno specifico Patto di Collaborazione con i cittadini interessati a prendersi cura degli stessi beni di cui sarebbero fruitori, incentivando il senso civico e di corresponsabilità della cittadinanza.

Ci impegneremo ad ampliare l’area di sgambamento cani presente al Parco Europa e a introdurre le necessarie migliorie per renderla maggiormente fruibile.

Intendiamo procedere a un bando di interesse per l’affidamento del servizio di ricovero per gatti rinvenuti sul territorio comunale e di gestione delle colonie feline, sulla falsariga di quello vigente per la custodia dei cani randagi, rivolto, secondo le previsioni della L.R. 27/2000, ad associazioni zoofile ed animaliste non aventi fini di lucro.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Il suolo è una risorsa non rinnovabile e va preservato, pertanto, in ambito urbano, la strada maestra perseguita dall’Amministrazione è stata quella di incentivare presso i soggetti privati la riqualificazione delle aree incongrue o dismesse presenti all’interno del tessuto urbano. Tuttavia, pur se caratterizzato da indici di edificabilità inferiori rispetto al PRG precedente, il Piano Strutturale Comunale (PSC) approvato nel 2014 ha spinto il mercato a dirigersi verso le nuove aree di trasformazione, con ulteriore consumo di suolo.

Nel rispetto dei termini fissati dalle norme regionali, nel corso del mandato, sono state avviate le procedure per l’adozione del PUG (Piano Urbanistico Generale) attraverso un percorso condiviso con i comuni costituenti l’Unione Terra di Mezzo ed in stretto raccordo con le finalità di valorizzazione territoriale degli stessi. La predisposizione di questo nuovo strumento urbanistico costituirà un investimento importante per la comunità locale, utile ad avviare trasformazioni urbanistiche ed edilizie attente al consumo di territorio, volte alla riqualificazione di spazi urbani, a preservare le valenze ambientali e paesaggistiche dei luoghi.

Obiettivo principale del nuovo strumento urbanistico, così come impostato, sarà quello di perseguire il consumo di suolo a saldo zero, attraverso specifiche previsioni di riqualificazione dei tessuti esistenti con attenzione al miglioramento di prestazioni edilizie ed urbanistiche sotto il profilo energetico, sismico e di resilienza ai cambiamenti climatici, in un’ottica di prevenzione al rischio sviluppata in stretta sinergia con i temi di prevenzione dell’emergenza.

COSA VOGLIAMO FARE

Avvieremo la consultazione preliminare confrontandoci con tutti gli stakeholders del territorio, per concordare una visione e uno sviluppo urbanistico del nostro paese che, sappiamo, da qui al 2050 non potrà prevedere consumo di suolo in misura superiore al 3% di tutto l’attuale tessuto urbanizzato. Le parole d’ordine saranno recupero, ristrutturazione e riqualificazione urbana dell’esistente.

La favorevole posizione del nostro paese nel contesto territoriale, che fa di Bagnolo la naturale porta di ingresso sia di Reggio Emilia che della bassa reggiana, ha portato in questi anni sui tavoli degli uffici comunali solo proposte di insediamento da parte di catene di grande distribuzione, a cui abbiamo sempre opposto resistenza. Riconoscendo il valore di una rete commerciale composta da negozi di vicinato, continueremo ad opporci all’apertura di grandi supermercati sul nostro territorio, favorendo solo l’espansione controllata delle realtà già esistenti o quelle funzionali alla riqualificazione dei comparti dismessi o incongrui.

La predisposizione del PUG consentirà anche una precisa ricognizione delle dotazioni infrastrutturali esistenti, fornendo le indicazioni necessarie a una programmazione per la realizzazione di quelle mancanti, in particolare di quella digitale e di trasmissione dati, al fine di dare sostegno e mezzi non solo al sistema industriale, artigianale, commerciale e di terziario avanzato, ma anche a quelle zone del paese, in particolare le frazioni, che non sono sufficientemente servite.

In un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio, favoriremo quelle realtà locali (p.e. imprese agricole e aziende zootecniche) che intendano intraprendere o potenziare azioni volte al benessere animale e al contrasto ai cambiamenti climatici tramite la riduzione di emissioni di ammoniaca e gas serra, o introdurre tecniche di agricoltura integrata o biologica.

PATRIMONIO PUBBLICO

Il recupero del patrimonio pubblico ammalorato e in disuso è indice di corretta gestione dei beni dell’Ente, così come la messa in sicurezza degli immobili aperti al pubblico è un impegno doveroso nei confronti della collettività.

L’intera attività del primo mandato è stata volta alla riqualificazione architettonica, energetica e sismica degli immobili pubblici, con un imponente sforzo progettuale e di reperimento fondi che si è tradotto in milioni di investimenti in conto capitale nel corso dei primi cinque anni.

Sono in corso i lavori di recupero funzionale e architettonico del complesso storico del Torrazzo e dell’annessa “casetta”, i lavori di miglioramento sismico della scuola secondaria di primo grado e la mensa scolastica a servizio della scuola primaria (oggetto anche di una importante riqualificazione energetica).

Abbiamo conseguito l’agibilità del Palazzetto dello Sport, al termine di un percorso durato 3 anni, e costato 200.000 euro, e terminato la riqualificazione, con acquisizione della relativa agibilità per il pubblico spettacolo, della piscina estiva comunale, oggetto di una ristrutturazione solo parziale nel corso della consigliatura precedente.

COSA VOGLIAMO FARE

Dopo anni di attesa, sono maturi i tempi per risolvere gli annosi problemi legati alle condizioni del parcheggio pubblico a servizio del cimitero del capoluogo. Grazie a uno stanziamento già iscritto a bilancio, nel corso del 2024 provvederemo alla sua completa asfaltatura.

All’interno del progetto di riqualificazione del Parco Europa, iniziato con la costruzione del chiosco, dell’area picnic, delle postazioni barbecue, dell’area calisthenics, proseguita con l’installazione delle telecamere di sorveglianza e il rifacimento dell’illuminazione pubblica (in corso di realizzazione nella seconda metà del 2024), costruiremo anche i servizi igienici pubblici a servizio dell’utenza del Parco, in particolare degli avventori del chiosco.

Lo stradello di accesso al Centro di Raccolta, da sempre non asfaltato, non è di proprietà dell’Ente né di IREN, ma è di un soggetto privato e, sia il Comune che il gestore del CdR godono solo di un diritto di passaggio. Dal momento che l’attuale situazione impedisce all’Ente di procedere legittimamente alla sua manutenzione, in questi anni sono stati avviati contatti con la proprietà per acquisire al patrimonio pubblico lo stradello, ma senza raccogliere la dovuta disponibilità della controparte. Stante il rifiuto da parte del proprietario di cederlo, procederemo all’esproprio forzoso, e una volta annesso al patrimonio, alla successiva asfaltatura.

FRAZIONI

Nel corso del primo mandato ci siamo impegnati ad inserire, ogni anno, le frazioni all’interno degli investimenti comunali, anche attraverso opere minime ma costanti. Lo abbiamo fatto con le asfaltature, con l’illuminazione pubblica a led, con l’attraversamento pedonale a Pieve Rossa, con le fototrappole a S.Michele, realizzando tratti di fognature a S.Tomaso, con lavori di ristrutturazione ai cimiteri frazionali.

La mancata costituzione del Consiglio delle Frazioni non ha permesso di cogliere l’occasione di una sempre migliore interlocuzione tra gli abitanti delle frazioni e l’Amministrazione comunale, ma ciononostante non mancheremo di continuare a rispondere alle istanze e alle richieste che dovessero giungere dai cittadini.

COSA VOGLIAMO FARE

A breve sarà operativo il tanto atteso e richiesto rilevatore di velocità su Via Beviera, acquistato dall’Unione Terra di Mezzo, che, ci auguriamo, potrà se non risolvere almeno ridurre l’annoso problema della velocità e della sicurezza su questa strada.

Nel corso del 2024, in collaborazione con la Bonifica dell’Emilia Centrale, procederemo alla realizzazione di un primo tratto della ciclovia Carpi-Guastalla tramite il tombamento del fossato adiacente a Via Strada Vecchia che va dal Quartiere Soave al cimitero di Pieve Rossa, le cui risorse sono già state incassate e vincolate, permettendo così di mettere in sicurezza i numerosi cittadini che durante l’anno la utilizzano per le loro passeggiate.

Sottoscriveremo con la Provincia e il Comune di Correggio un nuovo accordo di programma che consenta di creare le condizioni per giungere al completo collegamento ciclabile con Bagnolo, terminando la pista ciclo-pedonale lungo Via Beviera fino alla frazione di San Michele e proseguendo verso Fosdondo.

Ripristineremo un uso corretto dei terreni di proprietà comunale su Via Provinciale Nord che, dal 2013, sono oggetto di contenzioso e che, dopo una lunga causa passata dalla denuncia di abuso edilizio e danno ambientale, sono finalmente ritornati nella disponibilità dell’Ente.

Da troppi anni l’area che ospitava il distributore di benzina a S.Tomaso è inutilizzata e in stato di abbandono. Ci attiveremo con la proprietà per studiare soluzioni urbanistiche per una riqualificazione dell’area che possa restituire qualità e fruibilità alla frazione.

PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Le dinamiche macroeconomiche in atto, innescate già con la crisi finanziaria del 2008, proseguite con lo scoppio della pandemia e della recente crisi energetica, prevaricano di gran lunga le possibilità di manovra di un piccolo comune ma alcune azioni alla portata dell’Amministrazione per salvaguardare le realtà produttive e commerciali del paese possono comunque essere individuate. La collocazione geografica naturale di Bagnolo in Piano, con la contemporanea vicinanza al casello autostradale, alla stazione dei treni ad alta velocità, all’importante Parco Industriale di Mancasale e, più recentemente, all’Arena Campovolo, rappresenta un valore aggiunto per il nostro territorio, che lo rende “appetibile”.

Una leva di indubbia importanza su cui ha insistito l’Amministrazione è stata quella dell’organizzazione e dell’allestimento di eventi e manifestazioni in grado di attirare interesse e visitatori, anche oltre i confini provinciali. Sono così nati Baniolum Barbaricum – Festival dell’Alto Medioevo e delle Invasioni Barbariche, Bagnolo al Cubo e il Festival dell’Enigmistica, che vede coinvolte tante realtà del paese, dagli istituti scolastici alle attività commerciali, alle associazioni del paese.

La riqualificazione del Parco Europa, il maggiore parco verde del Comune, con la realizzazione di consistenti migliorie, hanno creato le condizioni per permettere a ragazzi e famiglie di ritrovarsi sul territorio per preziosi momenti di aggregazione.

La stessa Fiera di Settembre, tradizionale e imprescindibile manifestazione identitaria del paese, è stata implementata con la creazione di uno Spazio Giovani sempre all’interno del Parco Europa che attira ogni anno migliaia di ragazzi e di ragazze da tutta la provincia, ma che ha ulteriori margini di miglioramento.

Oltre all’organizzazione di eventi significativi, sarà prioritario, in questo secondo mandato, rilanciare il commercio al dettaglio e di vicinato presente in paese, che rappresenta l’asse portante della nostra quotidianità, presidio di socialità e fonte di sostentamento per tante famiglie di Bagnolo. A tal fine, l’impegno sarà quello di programmare periodiche e frequenti riunioni con i commercianti, per intavolare collaborazioni e sinergie.

COSA VOGLIAMO FARE

E’ nostra intenzione introdurre uno strumento finanziario in grado di sostenere un circuito commerciale locale che consenta la permanenza della ricchezza nel territorio comunale, a beneficio dei consumatori e delle attività commerciali del paese. Tale strumento, semplificabile nella definizione di “moneta complementare”, si pone l’obiettivo di consolidare il tessuto commerciale presente, salvaguardando i piccoli e medi esercizi commerciali locali e la capacità reale di acquisto dei cittadini bagnolesi.

La L.R. 25 giugno 1999, n.12 e successive modifiche ed integrazioni, ha disciplinato i mercatini degli hobbisti, stabilendo che sono denominati hobbisti tutti gli operatori non professionali del commercio che, non essendo in possesso dell’autorizzazione al commercio su aree pubbliche, vendono, barattano, propongono o espongono, in modo saltuario ed occasionale, merci di modico valore, e svolgono codesta attività in possesso di idoneo tesserino rilasciato dal Comune di residenza. Al momento il nostro Comune ne risulta sprovvisto, impedendo di fatto lo svolgimento su aree pubbliche di mercatini che, per le loro caratteristiche, risultano molto apprezzati e frequentati. È nostra intenzione giungere all’istituzione di un Regolamento comunale apposito che possa permetterne lo svolgimento.

Redigeremo un Regolamento sul decoro urbano e sulle distese estive/dehors delle attività di ristorazione/bar al fine di dare agli esercenti un corretto strumento di promozione per la loro attività e linee guida per il rispetto del decoro urbano.

Dopo i Festival lanciati in questi anni, è nostra intenzione promuoverne altri quali:

Bagnolo Liberata! Rievocazione storica della Liberazione, una manifestazione da svolgersi nel weekend precedente il 25 aprile che si prefigge di ravvivare i valori e la memoria della lotta di liberazione dal nazifascismo, attraverso approfondimenti storici e sociali, coinvolgendo le associazioni culturali del territorio provinciale e le attività produttive del comprensorio comunale.

Festival della cultura dialettale reggiana, mirato a reinventare la tradizionale Fiera di Settembre, un festival che, partendo dall’intenzione di mantenere viva la dimensione linguistica dei nostri avi, si propone di ricostruirne l’ambientazione sociale, le circostanze economiche, le vicissitudini storiche, per poi riviverne la dimensione domestica, quella prettamente contadina, con le sue tradizioni e i suoi sapori, coinvolgendo le realtà di ristorazione del territorio e le attività produttive locali di eccellenza nella vendita e degustazione di prodotti tipici.

Fiera dei Gonzaga: istituire una festa di piazza che ricostruisca l’epoca storica in cui visse e operò Guido da Bagnolo, in particolare gli aspetti legati alla dominazione della famiglia principesca dei Gonzaga sulla Contea di Novellara e Bagnolo, iniziata proprio nel XIV secolo, coinvolgendo le scuole, le associazioni culturali del paese e anche i cittadini, nella rappresentazione di spettacoli e intrattenimento che attingano alla tradizione del teatro medioevale.

Proponiamo nuove iniziative e occasioni di aggregazione da offrire ai cittadini tramite la collaborazione con le attività commerciali del paese e Pro Loco, attore fondamentale e insostituibile della promozione territoriale, quali la Cena in Bianco, la Silent Disco per i giovani, l’evento “Vino e Vinili”, la Festa del Cioccolato, lo Street Food Festival, le Domeniche con i Giochi Antichi.

Il nostro territorio si distingue già per la presenza di eccellenze culturali (Collezione Salsapariglia), agricole (p.e. la “zucca verde” della Azienda Agricola Maurilli), produttive (p.e. i caseifici e l’Acetaia comunale) ed enogastronomiche (Ristorante Ca Rossa, Trattoria La Pieve, Trattoria da Probo) che possono e devono essere messe in rete per offrire pacchetti turistici per i visitatori di area vasta. A queste è nostra intenzione aggiungere, una volta realizzati, il Museo verticale del Torrazzo, il Museo del Treno all’interno della stazione ferroviaria e la Latteria di S.Michele, futura sede della Fondazione Teatro d’Arte e Studio.

SICUREZZA E COESIONE SOCIALE

Nell’ottica di una società in cui cittadini attivi, responsabili e solidali si prendono cura dei beni comuni, un ruolo primario riveste quel particolarissimo bene comune immateriale che si chiama “sicurezza”. La sicurezza, intesa come una condizione generale di tranquillità grazie alla quale ciascuno può vivere serenamente la propria quotidianità, si può considerare come un bene comune “strumentale” al pieno sviluppo e al ben-essere delle persone. Senza di essa non può esserci uno sviluppo armonico della società.

In particolare, riteniamo che occorra agire di più e meglio sulla percezione di sicurezza che, differenziandosi da quella restituita dalle statistiche ufficiali di denunce e reati, contribuisce più di ogni altra cosa a diffondere un rassicurante senso di tranquillità.

La nostra azione si tradurrà in una strategia dinamica, declinata in tre diversi ambiti di intervento: educazione, prevenzione e repressione.

Sul versante della prevenzione, in particolare delle devianze giovanili, abbiamo potenziato il ruolo del Tavolo Minori, che vede la presenza costante di Assessore competente, coordinatrice del Progetto Giovani, assistente sociali dedicata ai minori, psicologa scolastica, Dirigente scolastica, referente dei docenti della scuola secondaria di primo grado, educatori domiciliari e rappresentanti delle Forze dell’Ordine. A questo tavolo i partecipanti hanno modo di confrontarsi su situazioni e casi al fine di costruire azioni coordinate ed efficaci rivolte ai minori più fragili.

COSA VOGLIAMO FARE

L’attuale Corpo di Polizia Locale dell’Unione Terra di Mezzo sconta purtroppo il generale momento di difficoltà di tutto il comparto pubblico, con un elevatissimo tasso di turn-over, che negli anni non ha permesso di stabilizzarne il numero di addetti. L’imminente bando per l’assunzione di due nuovi agenti rappresenterà una boccata di ossigeno e permetterà di studiare una diversa e migliore organizzazione dei servizi di prossimità sul territorio.

Il mantenimento dell’ordine pubblico è prerogativa esclusiva dei poteri pubblici e, in particolare, delle forze di polizia, sia nazionali che locali. I cittadini non possono e non debbono intervenire in questioni che riguardano l’ordine pubblico. Possono invece prendersi cura della sicurezza urbana, attraverso il controllo del territorio in forme sussidiarie di servizio. Pertanto, rilanceremo, estenderemo e potenzieremo il Controllo di Vicinato tra i cittadini, gli esercenti e i quartieri, con un ruolo della Pubblica Amministrazione più proattivo di quanto avvenuto finora e in sinergia con la Polizia Locale e i Carabinieri.

Sottoscriveremo convenzioni con le associazioni d’arma (p.e. l’Associazione Nazionale Carabinieri) affinché, grazie all’esperienza accumulata nell’espletamento della loro attività di servizio, possano partecipare alla vita e alla sicurezza della comunità, attraverso attività di osservazione, in contatto con la Polizia Locale e l’Arma dei Carabinieri, per la prevenzione di atti vandalici nei parchi, nelle aree pubbliche, in prossimità degli impianti sportivi, nelle aree di quartiere, segnalando alle Forze di Polizia del territorio eventuali comportamenti non consoni e che costituiscano violazione delle norme di legge. Inoltre potranno supportare la Polizia Locale dell’Unione Terra di Mezzo nella gestione del controllo di vicinato e dare il loro contributo nell’effettuazione dell’attività di safety e security durante le manifestazioni organizzate sul territorio. Non ultima, potranno supportare gli agenti di Polizia Locale nel presidio degli attraversamenti pedonali, in prossimità delle scuole.

Dopo l’installazione delle telecamere al Parco Europa e al parcheggio dell’acqua pubblica, a marzo 2024 abbiamo partecipato all’ultimo Bando per la Sicurezza Urbana, avanzando la richiesta di contributi per l’acquisto di 4 nuove telecamere di riconoscimento ottico delle targhe, da installare in prossimità di altrettanti varchi di accesso al paese ancora scoperti. Nel corso del mandato implementeremo ulteriormente la presenza di strumenti di videosorveglianza al fine di di garantire un sempre maggior controllo del territorio e fornire utili strumenti di indagine alle Forze di Polizia in caso di eventi criminosi.

La sottoscrizione del Patto per l’Attuazione della Sicurezza Urbana con la Prefettura della Provincia, a febbraio 2024, permetterà l’interconnessione dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio attraverso il trasferimento delle immagini verso le Sale Operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri – in conformità ad uno standard tecnologico che consenta un’effettiva fruibilità dei contenuti video ai fini di una prospettata interoperabilità dei sistemi – per renderle maggiormente performanti e metterle nelle condizioni di usufruire al meglio del controllo tramite le telecamere dislocate sul territorio.

Sul versante dell’educazione, proseguiremo nella collaborazione tra il Centro per le Famiglie e l’Istituto Scolastico che, tramite il Centro Luoghi di Prevenzione, ha permesso di creare percorsi partecipati di tipo formativo non solo sulle consuete tematiche dell’educazione all’affettività o all’uso di sostanze ma anche sulle varie forme di socializzazione e sulle variabili che intervengono a condizionarla, prendendo poi forme disfunzionali e antisociali.

SPORT, GIOVANI E TEMPO LIBERO

Con l’acuirsi della crisi economica e la crescente difficoltà da parte delle famiglie nel far fronte al pagamento di rette di iscrizione e/o di frequenza a corsi sportivi, sono sensibilmente peggiorate le possibilità di accesso alla pratica sportiva da parte della popolazione, soprattutto quella più giovane.

Lo stesso mondo dello sport sopravvissuto agli “anni bui” del Covid, ha dovuto riadattarsi ad abitudini che, in parte, sono cambiate per sempre. È aumentata la percentuale di giovani che non praticano alcun tipo di sport, né di squadra né individuale, così come quella di coloro che abbandonano precocemente ogni attività sportiva.

Nel suo primo mandato, l’azione dell’Amministrazione comunale si è diretta essenzialmente a garantire il diritto allo sport, alla stregua di come attualmente viene garantito ai bambini edai giovani il diritto allo studio, creando le condizioni per un equo accesso alle strutture sportive esistenti, inserendo nei bandi criteri tali da garantire la sostenibilità economica della gestione ai soggetti affidatari e condizioni di utilizzo più favorevoli a quelle realtà locali che praticano attività sportive, in particolare quelle rivolte ai giovani.

Con l’approvazione del nuovo Regolamento per la concessione di contributi alle società sportive per attività giovanili il nostro Comune si è finalmente dotato di uno strumento capace di premiare quelle realtà che, anche attraverso la collaborazione con l’Amministrazione comunale, promuovono progetti rivolti ai più giovani, compresi quelli riservati ai bambini/e e ragazzi/e diversamente abili.

La stessa attenzione con cui ci si è presi cura delle strutture sportive, restituisce l’alto livello di considerazione in cui la nostra Amministrazione ha tenuto lo sport. Abbiamo conseguito l’agibilità del Palazzetto dello Sport, al termine di un percorso durato 3 anni, e abbiamo terminato la riqualificazione, con acquisizione della relativa agibilità per il pubblico spettacolo, della piscina estiva comunale, poi affidata a un gestore di elevata professionalità per i successivi 15 anni, fino al 2037.

L’Amministrazione, fin dal suo insediamento, si è interrogata sugli strumenti più efficaci ad interpretare una realtà giovanile in pieno divenire che, dopo l’esperienza della pandemia, è ulteriormente mutata. La riattivazione dell’educativa di strada, quando l’attività del Centro Giovani è stata sospesa dalle restrizioni anti-Covid, ha permesso di accompagnare i ragazzi e le ragazze in un momento delicato, fornendo una presenza educativa rassicurante e tutelante. Continueremo ad investire sulle politiche giovanili, come strumento privilegiato di ascolto, analisi e risposta dei bisogni, insistendo su un metodo, quello di fare rete con il resto del territorio, che mette al centro la ricerca delle soluzioni in chiave comunitaria, con il coinvolgimento di tutte le agenzie educative del territorio e i presidi che erogano servizi alla fascia giovanile, quali ad esempio il Centro per le Famiglie che, intervenendo direttamente sulle criticità genitoriali, potrà prevenire e intercettare per tempo comportamenti problematici negli adolescenti di domani.

L’offerta di luoghi di ritrovo per i giovani bagnolesi sconta da sempre la vicinanza a Reggio Emilia e, negli ultimi anni, anche il proliferare di realtà commerciali “a basso costo”, come i vari fast food sorti di recente a pochi chilometri da Bagnolo, e quindi facilmente raggiungibili. L’Amministrazione comunale non può sostituirsi all’iniziativa privata ma può favorire la creazione di situazioni favorevoli come, ad esempio, il Busa Bar al Parco Europa o la futura caffetteria che aprirà all’interno della casetta del Torrazzo, che sarà affidata a uno o più soggetti associativi del paese. Anche una auspicabile alleanza tra luoghi di aggregazione come il Centro Giovani e l’Oratorio può generare occasioni di incontro e di formazione per i nostri giovanissimi.

COSA VOGLIAMO FARE

Nel proseguimento del progetto di riqualificazione del Parco Europa, è nostra intenzione potenziare ulteriormente l’area calisthenics installata nel 2021 e migliorare l’offerta di spazi per gli amanti della pallacanestro costruendo un playground per consentire il gioco libero a giovani e appassionati.

Nel corso del 2023, è avvenuto il passaggio definitivo dell’asset giuridico dei diritti di uso e di superficie dell’area sportiva di Via Olimpia da Unieco ai nuovi titolari i quali, nel secondo semestre dell’anno, hanno intrapreso un percorso con l’Ente volto a restituire piena fruibilità all’intera area, sottoutilizzata dall’ultima gestione, e valutare la convenienza di investire ulteriori risorse economiche sulla struttura. È nostra intenzione giungere alla sottoscrizione di una nuova convenzione che permetta di recuperare appieno la fruibilità dell’area a favore di tutta la comunità, valorizzare la struttura, implementare l’offerta sportiva tramite la realizzazione di nuove attrazioni (p.e. campo da padel).

La pratica sportiva, soprattutto in età giovanile, ha una grande valenza formativa e andrebbe favorita ad ogni livello. La possibilità di poter insegnare attività motoria a tutti i ragazzi e le ragazze bagnolesi attraverso la scuola secondaria di primo grado può essere sviluppata ulteriormente fuori dall’orario scolastico grazie alla sinergia con le società sportive del territorio. In particolare, ci attiveremo per favorire la pratica di sport minori, quali l’atletica leggera nelle sue diverse specialità, per intercettare quella parte di giovani che, per tanti motivi, decide di non praticare alcuno degli sport di squadra offerti dal paese (calcio, basket, pallavolo, calcio a 5) e sceglie di abbandonare precocemente la pratica di qualsiasi sport.

Con la costruzione della nuova sala civica adiacente al Torrazzo, è nostra intenzione recuperare i locali dell’ex Maki Pub a luogo di aggregazione giovanile, anche per evitarne la dispersione, coinvolgendo le realtà associative e sociali del territorio.


Scarica il programma in formato PDF